“Bisogna essere un po’asini: pazienti, accoglienti, simpatici, coscienziosi.” -Serena S.-
La Piccola Bottega è un macro allevamento di asini che nasce dall’idea di dare nuova luce a questo animale. Nell’immaginario collettivo tutti conosciamo l’asino ma ai giorni nostri sta avendo una grande rivalutazione: è usato nelle pet therapy (onoterapia) ma anche in programmi di benessere e/o laboratori ludico– didattici per le scuole, campi estivi ect.
La Piccola Bottega viene gestita da una Psicologa, Responsabile in Attività in Interventi Assistiti con Animali(AAA), Responsabile di progetto e Referente di intervento in terapia assistita con animali (TAA) ed educazione assistita con animali (EAA)
Insieme a lei varie figure professionali che permettono al bambino o a chi ne avesse voglia di entrare in contatto con l’animale in maniera sicura, divertente e professionale
Benvenuti in uno dei Borghi più belli d'Italia
Dire che Fornelli è UNO dei borghi più belli d'italia significherebbe, per una fornellese come me, sminuire il suo valore.
Fornelli è IL borgo più bello d' Italia.
Girovagando su internet troverete informazioni abbondanti sulla sua storia ma nessuno mai vi descriverà con il cuore com'è Fornelli.
Sono nata e cresciuta qui anche se il mio cognome ha ben poco di molisano. Nonostante ciò i miei genitori hanno deciso, anni or sono, di mettere radici e creare la
loro famiglia qui.
Famiglia è una delle parole chiavi di Fornelli. Famiglia come contenitore, nido in cui tornare. Famiglia come accoglienza,sorrisi e allegria. Famiglia come
Calore.
Calore: altra parola chiave. Calore come una stretta di mano callosa e lavoratrice.
Calore come le torri del borgo medievale che abbracciano chiunque entri facendogli respirare quella magica atmosfera rimasta intatta per secoli.
Calore come i bambini che troverete al suo interno, sprezzanti del pericolo e gioiosi di vivere.
Calore degli anziani che seduti in quei vicoletti stretti vi scruteranno con i loro occhi e a tempo debito vi chiederanno "ma wu' d'addò set?".
Calore come una mamma che richiama i suoi bambini: è ora di rientrare.
Dialetto: è una delle cose che più mi piace. Dialetto come una matrice culturale a cui tenersi agganciati quando si va via. Molti ci scambiano per napoletani ma in
realtà siamo molto diversi. Frasi e modi di dire che ci accompagnano e che ci danno quell'entità che è solo nostra.
Tradizioni: 365 giorni l'anno. Che siano culinarie, di feste o quant'altro il buon fornellese è sempre presente per dare una mano. E' li che si crea il gran
fermento da cui "l'estraneo" viene magicamente attratto. Si dice dei fornellesi che siano grandi lavoratori ma anche quando bisogna far festa tirino fuori il meglio.
Tradizioni e dialetto si mescolano quando definiamo alcuni luoghi di Fornelli: piazza Assunta, per il fornellese, è "sott'la piscina", una piazzetta del borgo
antico viene denominata da tutti noi "r'funtanin" a causa di un vecchio lavatoio che era presente li tempo fa, le mura del belvedere sono "sott'l mura", quando si invita qualcuno ad entrare in
casa la parola magica è "Triasch'".
Fornelli è storia, arte e tradizione che si mescolano e danno luogo a qualcosa di magico.
Per capirlo bene bisognerebbe vivere a Fornelli per un pò, quel che basta per non volere andare più via
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